martedì 8 gennaio 2013

Le Idi di Marzo




Roma, inizi di marzo del 44 avanti Cristo. Caio Giulio Cesare, il dittatore perpetuo, è un uomo stanco e malato, incapace di reggere sulle spalle il peso di un potere immenso. I tempi e la logica politica della congiura definitiva incalzano implacabili. A nulla possono gli sforzi di Publio Sestio, il più fedele legionario di Cesare, la cure della moglie Calpurnia, le attenzioni di Servilia e del medico Antistio. I presagi si compiranno, le Idi di marzo deflagreranno e il mondo non sarà più lo stesso.
Valerio Massimo Manfredi espone e analizza le complesse caratteristiche politiche e psicologiche di quell'evento che segnerà una profonda svolta nell'evoluzione della storia dell'umanità; una vicenda ben conosciuta ma che mai ha messo in risalto le emozioni, le passioni, le paure di quelli che sono i protagonisti della congiura che porterà all'uccisione di uno degli uomini più potenti e riconosciuti della storia.
Ancora una volta l'autore si conferma per l'accuratezza nei dettagli della descrizione di Roma e ci stupisce per l'ammirevole impegno profuso nell'esporci le paure di Cesare, un uomo ormai stanco, malato e in preda a incubi spaventosi che dopo le vicende del Rubicone è stato colpevolizzato di aver messo a repentaglio la libertà della repubblica.

Di Angelo Marrone

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